Dama Museum

Museo di Arte contemporanea

In ricordo di Armando De Stefano

In ricordo di Armando De Stefano

Armando De Stefano è stato sicuramente uno dei più grandi maestri dell’arte partenopea tra classicismo e contemporaneità. È stato un faro di riferimento per molti giovani artisti napoletani e per molti seguaci italiani che hanno assorbito tanto dal suo stile riconoscibile, dalle pennellate sicure, dal tratto deciso e da un canone accademico solido.

Le tele di Armando De Stefano sono vere narrazioni di un tempo addietro con la freschezza dei lineamenti pittorici di un’arte tutta contemporanea. In De Stefano si sentono rimembranze del sapore antico ma anche lunghe proiezioni di forza verso il futuro della pittura italiana nel mondo.

Ho incontrato Armando De Stefano nella sua casa al centro di Napoli, a due passi dalla sua Accademia di Belle Arti dove ha insegnato per molti anni dal ’50 agli anni ’90. Era solito sedersi sul divano centrale del salone e raccontarmi storie di arte, della sua arte, le sue vicende di come ha iniziato a disegnare per gli americani nell’ultima guerra e del suo magnifico quadro che stava alle spalle e che padroneggiava su tutta la casa: “Qualcosa sta per accadere” del 1967, un capolavoro di cui lui stesso ne era geloso e di cui non avrebbe mai voluto staccarsi. Un’opera di due metri per due, una tela carica di una narrazione senza precedenti, un presagio, sottile, penetrante, agghiacciante, come un messaggio nascosto soltanto negli occhi dei grandi maestri di pittura come lo era Armando De Stefano e per le sue opere lo rimarrà in eterno.

Dopo lunghe trattative di mesi, il nostro museo riuscì a comprare il quadro dal maestro ed oggi è stato, oltre ad una esposizione al PAN, anche esposto nelle sale del DAMA presso il museo di arte contemporanea di Capua. Oggi appartiene alla collezione Dama ed è presente nei cataloghi d’arte. Quest’opera segnerà per me un ricordo personale, un gesto eterno d’arte profetica, una vera anticipazione di un mondo che verrà, perché in fondo questo deve essere anche il compito dell’arista: raccontare e presagire, con lo sguardo antico del passato, il futuro del mondo. In questo Armando De Stefano è stato non solo un Maestro ma un vero Genio del pennello narrativo.

Addio Armando! Ti ritroveremo negli occhi dei tuoi personaggi che ci guarderanno dalle tele affisse alle pareti di un museo.

Di Vaia