Il Cristo Pantocratore

Oggi si chiamano icone bizantine, ma un tempo, durante gli anni di Cimabue (lo pseudonimo di Cenni Bencivieni di Pepo) e del suo allievo Giotto di Bondone, nel dodicesimo secolo, venivano chiamate arte alla maniera greca. Si tratta delle celeberrime icone sacre che derivano da quell’area greca ortodossa e che, fino ad oggi, colma Chiese, Musei e collezioni private. In molte regioni della Russia e dell’area est asiatica e slava, Grecia compresa, vengono ancora realizzata alla vecchia “maniera greca” secondo gli antichi canoni. In particolare, il Cristo Pantocratore, la cui traduzione dal greco: Χριστός Παντοκράτωρ, PanToKratèin, può leggersi come colui che domina il tutto con la sua potenza suprema. Il Cristo Pantocratore reca in mano un libro delle sacre scritture, nella sua aureola in oro puro, come la luce del Paradiso, reca lettere dell’inizio e della fine del Cosmo, l’Alfa e l’Omega. La sua mano sinistra forma una X con le dita indice e medio e con le altre una C, ad indicare la parola Cristos Χριστός in greco. Quest’opera della collezione del museo DAMA è un pezzo piccolo, su tavoletta, di rara ed antichissima bellezza. Di pregiato artigianato dell’antica zona della Russia ortodossa recante caratteri in cirillico. Il Cristo Pantocratore del DAMA guarda diritto lo spettatore negli occhi e la sua veste è lumeggiata in oro con fini gesti pittorici. Una posa iconica dal sapore plastico, immersa in una luce oro incorniciata con motivi da intreccio che ricordano gli stili celtici, il viso ha un incarnato dolce e dai colori tenui, leggermente pastellati. Il Cristo Pantocratore del DAMA sembra severo, con chi ha commesso peccato, ma appare dolcissimo con chi è candido d’animo e limpido di cuore. Pronto al perdono, benedice ogni essere umano di qualunque cultura, di ogni credo, di ogni etnia, senza differenze e senza pregiudizi. Fondamentale in una icona è la sua luce in cui essa viene inscritta e dalla luce stessa scritta. Ritrovare in un’icona il volto di Dio attraverso la meditazione costante e profonda è un esercizio cristiano ed artistico che trascende le religioni e i credi. Nella meditazione dell’Icona del Cristo Pantocratore vi è la Verità raccontata attraverso Luce, Colore e Simbologie segniche. Nell’iconografia passa la storia dell’arte, la tradizione e la poetica medievale, per poi affacciarsi a quella rinascimentale. Le icone contribuirono fortemente allo sviluppo dell’arte in Italia, in Europa e nel mondo intero.