Dama Museum

Museo di Arte contemporanea

Grafologia d’arte: la scienza forense dei falsi d’autore

Grafologia d’arte: la scienza forense dei falsi d’autore

Sicuramente approcciarsi ad una perizia grafologica documentale classica, cioè un testamento, un assegno, una firma su una ricevuta o un diario di un personaggio famoso è sicuramente molto differente che periziare una firma d’autore su un quadro dell’800 o ancora più complesso per un’opera sacra del ‘400. le firme, che a volte non venivano neanche vergate ma, in loro vece, l’artista inseriva un monogramma o un rebus, sono da periziare con una tecnica completamente differente rispetto a quella classica del documentale moderno. La grafologia d’arte parte da alcuni presupposti fondamentali ed imprescindibili.
Intanto la firma non è mai una cosa a sé staccata dal quadro, ma fa parte integrante di esso e vi è una scheda di armonizzazione da compilare che tiene conto di alcuni parametri di sinergia tra tecnica compositiva del quadro e firma, il non rispetto di alcuni di questi indici è sicuramente un “marker” di apocrifia o di apposizione inedita di una firma su un quadro che potrebbe non combaciare con data-periodo, mano d’artista e molti altre caratteristiche da tenere in debito contro.
Spesso, infatti, e soprattutto nell’antichità, molti quadri erano dipinti da allievi bravi di bottega e poi firmati dal maestro, perché anche all’epoca il “brand” vendeva meglio rispetto ad un anonimo. Ma anche all’epoca si facevano falsi e si incaricavano esperti imitatori di firme per imitare una sigla artistica di un pittore famoso. È il caso di Modigliani, del quale ebbi l’onore di conoscere in Svizzera il famoso falsario di firme di Modigliani, il cosiddetto “tedesco”. In questo caso, almeno per alcune centinaia di essi, i disegni di Amedeo sono autentici ma senza firma valevano sicuramente poco, quindi molti anni fa qualcuno decise di incaricare un famoso falsario per vergare i disegni autentici ma con firme false. In tal caso concludere che essendo la firma falsa quindi anche il disegno è falso è certamente una falsità di sillogismo.
Insomma, il mondo della grafologia d’arte ha molti lati oscuri e tante sfaccettature interessanti che devono essere conosciuti prima di emettere una perizia grafologica alla buona. Ho incontrato molti periti di Tribunale che hanno preso clamorose cantonate per firme d’arte autentiche ma nascoste dietro fili grafici appiattiti da un restauro, ad esempio, pur essendo bravi grafologi documentali non è detto che avendo a che fare con l’arte si può essere di eguale livello. Nel caso della Grafologia d’arte occorrono competenze aggiuntive che spaziano dalla storia dell’arte al linguaggio artistico, al riconoscimento di segni specifici ed interpretazioni di diagnostiche di laboratorio d’arte decisamente superiori a quelle della classica analisi strumentale di grafologia.

Dr. Luigi Di Vaia

Perito Grafologo D’arte – direttore del Museo d’arte DAMA e del dipartimento perizie grafologiche presso la casa delle aste Novisburgh di Londra